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Bolognino Editore

Bolognino Editore opera sul territorio canavesano da quasi 100 anni. Nasce dalla vocazione culturale del suo fondatore Don Davide Gariglietti, zio materno del papà di Giovanni Bolognino e del figlio Davide. “Amore per il passato, passione per il futuro” è il motto che ispira le scelte editoriali, da sempre orientate a valorizzare la vivacità culturale del territorio.
Proprio la scelta di mantenere orgogliosamente un’anima provinciale, ha consentito nel tempo di esprimere una generalità oggi riconosciuta e apprezzata. Ricordiamo a titolo di esempio gli importanti studi sugli incunaboli e le cinquecentine della biblioteca capitolare di Ivrea e sul Romanico nella diocesi di Ivrea. Bolognino Editore pubblica annualmente “Il Canavesano”, almanacco di cultura, storia, arte e società e dal 2012 pubblica anche “l’Escalina”, rivista semestrale di cultura letteraria, storica, artistica, scientifica.

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Arte medievale subalpina – Vol. VII

Arte medievale subalpina – Vol. VII

Aldo Moretto è nato e morto a Castellamonte, (1937-2012) nel suo amato Verde Canavese, dal quale non si è mai troppo allontanato. Era chiamato il Professore, perché per anni ha insegnato italiano e storia, ad Ivrea e a Castellamonte.

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Camminando a ritroso. Poesie, biografia, opere.

Camminando a ritroso. Poesie, biografia, opere.

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Canavesani tra libertà e cultura. Sec. XVIII-XIX

Canavesani tra libertà e cultura. Sec. XVIII-XIX

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Canavesano 2011

Canavesano 2011

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Canavesano 2013

Canavesano 2013

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Canavesano 2014

Canavesano 2014

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Candia Canavese due passi e cento ricordi

Candia Canavese due passi e cento ricordi

I primi barbari calati in Canavese furono gli Eruli nel 476 con a capo Odoacre, durante il cui regno il Canavese fu travagliato dalla fame e fu lui ad aiutare i nostri antenati, spendendo loro granaglie dai magazzini che teneva a Ravenna. Gli Eruli furono sostituiti dagli Ostrogoti, comandati da Teodorico, che vinse Odoacre e gli successe nel 493. In questo tempo il nostro Canavese trova un periodo di sicurezza contro le invasioni del Nord, poiché a difesa era stato posto ad Ivrea un presidio di Eruli, che si erano sottomessi, con a loro capo un favorito di Teodorico…

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Carlavé. Bicentenario Storico Carnevale di Ivrea

Carlavé. Bicentenario Storico Carnevale di Ivrea

Momento singolare del Carnevale di Ivrea è lo scontro sullo piazze della città tra gli Arancer, denominato Battaglia delle arance. Prendono parte alla Battaglia oltre 4500 Aranceri a piedi, divisi in 9 squadre: Asso di Picche, Aranceri della morte, Gli scacchi, I Tuchini, Scorpioni di Arduino, (conosciuti come Arduini o Scorpioni), Pantera Nera, I Mercenari, I Credendari. Ogni squadra opera su un certo territorio della città e si contraddistingue dalle altre per la divisa dei suoi componenti (colori e simboli diversi, da squadra a squadra). Gli aranceri a piedi, senza maschera a difesa del volto durante la battaglia, combattono contro gli aranceri posti sui carri trainati da cavalli. Gli aranceri sui carri da getto sono oltre 500 e si presentano per la battaglia suddivisi sui 34 carri tirati da pariglie e su 11 carri trainati da tiri a quattro. Gli aranceri sui carri portano sul viso una maschera di cuoio ed hanno imbottiture sotto le divise, per contenere i danni causati da migliaia di arance scagliate contro di loro, durante la cavalleresca battaglia contro gli arancieri a piedi… Oggi la presenza degli aranceri è affermazione rituale piena di valori “eversivi” del Carnevale, e non è teatro o spettacolo , cioè rappresentazione, come il corteo ufficiale che opera per multiple mediazioni simboliche la proiezione del senso tradizionale del Carnevale…

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Carlo Gesualdo Principe di Venosa: scritti a più voci

Carlo Gesualdo Principe di Venosa: scritti a più voci

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Cenni di storia dell’Accademia Filarmonica dei Concordi di Cuorgnè. 1787 – 1987

Cenni di storia dell’Accademia Filarmonica dei Concordi di Cuorgnè. 1787 – 1987

Gli statuti e i verbali del 1833 ci mostrano l’Accademia dei Concordi composta in prevalenza da persone benestanti e colte, sia nel campo civile come in quello religioso, i regolamenti riflettono quindi tale situazione con tutte le formalità a cui si deve sottostare per essere ammessi alla Società, con l’obbligo di non accettare alcun compenso per le eventuali prestazioni di genere musicale fuori sede

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Cenni storici sull’architettura sacra di Mazzè

Cenni storici sull’architettura sacra di Mazzè

Non vi sono dubbi che, fra le cappelle intorno alle quali si raggruppano i tre maggiori rioni di Mazzè, prendendone denominazione, quella di San Rocco è stata meglio riguardata e custodita dalla popolazione. Verso questa chiesetta si sono appuntate, con maggiore fervore, le cure e la pietà dei fedeli, che la hanno sempre amorevolmente sostenuta in ogni tempo e con larghi contributi, e anche con una profonda devozione popolare. Forse ciò è avvenuto perché questo rione si era trasformato nel nucleo più centrale e movimentato della Comunità mezzediese, usufruendo dei maggiori benefici che il suo insediamento nel piano e le strade, che lo collegavano più facilmente con i centri circonvicini, gli potevano offrire…

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Ci vuole fegato per chiamarsi Nicola Dioguardi

Ci vuole fegato per chiamarsi Nicola Dioguardi

E arriviamo al cuore della sua ricerca.
In breve se a qualcuno può interessare, da quanto si può estrarre dalla epistemologia storica, ho considerato il moto come proprietà esistenziale della materia in qualsiasi forma si trovi nel nostro Universo.Non c’è materia senza moto determinato dal cambiamento nel tempo. Lo studio dello stato di moto è scienza che inizia con Aristotele. E’ sua la concezione che la materia, di cui è fatto ogni elemento del nostro Universo, si muova con un tipico naturale movimento, percepibile o non percepibile, nello spazio definito da Euclide… per tornare a contesti concreti ho valutato nel fegato e nel cuore, con metodi a base informatica, la loro capacitanza dinamica. Si tratta della quantità disponibile di energia, che consente variazioni e cambiamenti adattivi di stato dei propri parametri, senza modificazione della specie, in corso di malattie acute e croniche. In ogni singolo caso clinico, la metodica valuta, in termini scalari, cioè con numeri ricavati dal calcolo vettoriale, la quantità della capacità di moto, misurando le sue qualità consistenti: a) nella velocità media; b) nella misura della velocità di accellerazioni; c) nei cambiamenti di direzione e di percorso negli spazi della materia organizzata in strutture tridimensionali organiche… in breve il livello nel sangue di albumina si abbassa quando cala in numero di epatociti funzionanti, distrutti dalla patologia che colpisce il fegato; il livello delle IGg invece si alza per le congiunzioni … le IGG si alzano in quanto il sangue di provenienza intestinale penetra nell’organismo senza essere depurato dal fegato, suscitando una reazione immunitaria…

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