Candia Canavese due passi e cento ricordi

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Editore Bolognino editore
Anno marzo 1999
Pagine 269
Formato 11,5 x18 cm
Riepilogo

Guido Forneris

Bolognino editore

Candia è un paese di origine antichissima. L’uomo ha frequentato queste colline sin dalla preistoria, fissando storicamente la sua dimora in epoca romana, come è dimostrato dai reperti sepolcrali ancora esistenti, e forse lo sono anche gli altri centri di Castiglione, Beraneo e Caraone che si trovano sul territorio. Nel medioevo Candia assume un ruolo importante, sia religioso con la Pieve di San Michele il Priorato di S.Stefano del Monte, sia politico con il feudo sempre conteso, specialmente poi con il passaggio ai Marchesi di Monferrato, che lo tennero sino alla loro estinzione. Solo allora i Savoia riuscirono ad entrarne in possesso dopo secoli di tentativi andati a vuoto.

“… Se fra lieta brigata esser gradite, venir Candia meco vi consiglio”, così scriveva nel poema Masino il celebre abate Tommaso di Valperga già nella seconda metà del XVIII secolo. Candia è un paese a vocazione turistica e non solo dai tempi moderni, infatti già nel XII secolo a S.Stefano si ospitavano i pellegrini che transitavano in Canavese …”.

I primi barbari calati in Canavese furono gli Eruli nel 476 con a capo Odoacre, durante il cui regno il Canavese fu travagliato dalla fame e fu lui ad aiutare i nostri antenati, spendendo loro granaglie dai magazzini che teneva a Ravenna. Gli Eruli furono sostituiti dagli Ostrogoti, comandati da Teodorico, che vinse Odoacre e gli successe nel 493. In questo tempo il nostro Canavese trova un periodo di sicurezza contro le invasioni del Nord, poiché a difesa era stato posto ad Ivrea un presidio di Eruli, che si erano sottomessi, con a loro capo un favorito di Teodorico…