Cenni storici sull’architettura sacra di Mazzè

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Editore Bolognino editore
Anno Aprile 1986
Pagine 177
Formato 11,5 x18 cm
Riepilogo

Francesco Mondino

Bolognino editore

«Questo libro doveva presentarsi come un semplice compendio di notizie e di informazioni per schiarire un po’ il panorama retrospettivo della religiosità in Mazzè. Poi cammin facendo avvenne che la documentazione raccolta offrisse ampi spazi per argomenti più specifici e, scegliendone uno in particolare, cambiai impostazione al progetto iniziale, ampliando la visuale ed affidando ad Aldo Actis Caporale il compito di riassumere, con alcune significative illustrazioni, l’oggetto della trattazione… Il tema è il sacro, che in questi nostri tempi sembra assumere toni più vivaci ed espressivi nella coscienza delle persone, rompendo l’incrostazione del disinteresse e dell’apatia e segnando un’inversione di tendenza. Un tema che a Mazzè non è mai stato affrontato e sul quale, sfortunatamente, le notizie sono ancora troppo frammentarie in modo più organico.

Nel licenziare questo volume l’unica ambizione è quella di poter destare qualche interesse per l’argomento trattato. Chi professa una fede cristiana potrà sentirsi interessato sotto un particolare aspetto, chi invece non si riconosce in essa, avrà credo più di un motivo per riflettere su altri aspetti che lo possono ugualmente ricondurre a quei valori e a quelle norme morali della ragione che devono ispirare il suo comportamento… Scriveva Vittorio Alfieri: ” Il credere in Dio non nacque a nessun popolo mai; giovò anzi a molti; agli individui di robusto animo non toglie nulla; ai deboli è di sollievo ed appoggio».

Francesco Mondino

 

Non vi sono dubbi che, fra le cappelle intorno alle quali si raggruppano i tre maggiori rioni di Mazzè, prendendone denominazione, quella di San Rocco è stata meglio riguardata e custodita dalla popolazione.  Verso questa chiesetta si sono appuntate, con maggiore fervore, le cure e la pietà dei fedeli, che la hanno sempre amorevolmente sostenuta in ogni tempo e con larghi contributi, e anche con una profonda devozione popolare. Forse ciò è avvenuto perché questo rione si era trasformato nel nucleo più centrale e movimentato della Comunità mezzediese, usufruendo dei maggiori benefici che il suo insediamento nel piano e le strade, che lo collegavano più facilmente con i centri circonvicini, gli potevano offrire…